Parlando del Cremlino viene subito alla mente l’imponente costruzione posta al centro di Mosca ed in effetti il Cremlino moscovita è l’edificio più famoso tra i vari cremlini sparsi sul territorio russo.

La parola russa cremlino identifica infatti una fortezza centrale nelle città russe medievali, di solito situato in un punto strategico lungo un fiume e separato dalle zone circostanti della città da un muro di legno, pietra o mattoni, con bastioni, un fossato, torri e merli.

Diverse capitali dei principati russi furono costruite attorno a vecchi kremlin, che generalmente contenevano cattedrali, palazzi per principi e vescovi, uffici governativi e magazzini di munizioni.

Storia del Cremlino di Mosca

La tradizionale fortezza di Mosca vanta una lunga storia che parte dal medioevo quando fu inizialmente costruito in legno.

Il legno fu nel corso dei secoli sostituito dalla pietra, questo materiale più resistente garantiva una migliore difesa della città, per il Cremlino di Mosca fu utilizzata una pietra calcarea bianca che rendeva la fortezza incredibilmente bella ed elegante.

La pietra calcarea non si rivelò però la scelta migliore in quanto poco resistente nel tempo a sopportare gli agenti atmosferici, il Cremlino fu così ristrutturato o meglio ricostruito, nel XV secolo sostituendo la pietra con i mattoni rossi più resistenti conferendogli l’aspetto odierno.

Questi lavori furono particolarmente impegnativi, non vennero ricostruiti solo i palazzi interni ma anche i bastioni e le torri di difesa.

Nel corso dei secoli la fortezza venne ampliata e migliorata, le torri difensive vennero modificate varie volte per ampliare le finestre per permettere ad armi sempre più potenti di trovarvi posto.

Durante la guerra con Napoleone il Cremlino cadde sotto il controllo dell’esercito francese e durante la ritirata Napoleone ordinò di distruggere il palazzo ma la storia racconta che le cose non andarono come desiderava l’imperatore francese: il Cremlino venne pesantemente danneggiato ma le piogge torrenziali misero fuori uso gran parte degli esplosivi francesi salvando così la fortezza dalla distruzione.

Dopo la liberazione dall’esercito francese iniziarono gli ennesimi lavori di ristrutturazione, tutti gli interventi alla fortezza si riflettono oggi sulla sua architettura che risulta come un mix di stili, tra cui bizantino, barocco russo e classico.

Il Cremlino fu per molto tempo la residenza degli Zar russi fino a quando la capitale venne trasferita a San Pietroburgo ed in seguito riacquistò il suo rango di palazzo del potere quando i bolscevichi riportarono la capitale a Mosca nel 1918 ed il Cremlino di Mosca divenne il quartier generale del governo sovietico di Vladimir Lenin e il simbolo della dittatura comunista.

Dopo il crollo dell’Unione Sovietica nel 1991, divenne il quartier generale esecutivo della Federazione Russa.

Le torri a difesa del complesso sono 20, in passato le torri più alte erano dominate dal simbolo degli zar, un’aquila a due teste in seguito sostituite da stelle rosse che ancora oggi dominano la Piazza Rossa.

Oggi il Cremlino è una delle attrazioni principali di Mosca, uno dei suoi lati si affaccia sulla Piazza Rossa e dentro le sue mura sono custoditi preziosi palazzi e importanti cattedrali oltre a musei e uffici governativi.

Il Cremlino di Mosca e l’adiacente Piazza Rossa sono stati designati patrimonio mondiale dell’UNESCO nel 1990.

Per ammirare i monumenti del Cremlino e godere dei bei giardini è necessario dedicare una giornata intera alla visita.

Storia Cremlino di Mosca

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