Montefalco, in Umbria, è il centro del territorio che da vita al vino Sagrantino, sorge sulla cima di una collina che domina il paesaggio caratterizzato da una splendida area collinare coltivata a vigne a pochi chilometri da Assisi e Spoleto.

Per raggiungere Montefalco si percorrono alcune delle strade più panoramiche dell’Umbria che si snodano tra vitigni e uliveti; la creazione della Strada del Sagrantino collega idealmente i comuni che rientrano nella zona di produzione del vino Sagrantino riconosciuti DOC dal 1979.

Montefalco è un borgo bellissimo, ben conservato e con un’atmosfera unica che riporta al medioevo, le case in sasso, i palazzi e le chiese ne fanno una gemma da non perdere.

Nelle zone più antiche del paese si possono ammirare antichissimi vitigni nei giardini privati o proprio sotto le antiche mura che difendono la città.

Questi vitigni storici sono veri e propri monumenti viventi e testimoniano la lunga storia di questa produzione le cui origini risalgono al medioevo quando le vigne erano curate e coltivate dai monaci per ottenere vini da utilizzare durante le cerimonie religiose.

Nella zona di Montefalco si trovano numerose cantine che producono eccellenti vini e dove il Sagrantino è al centro della loro produzione, durante il nostro tour in Umbria ne abbiamo visitate tre, il fil rouge che le unisce è il Sagrantino ma ognuna ha le sue caratteristiche uniche:

  • Cantina Colleciocco
  • Cantina Fongoli
  • Cantina Arnaldo-Caprai

Visita e degustazione alla Cantina Colleciocco

La Cantina Colle Ciocco si trova proprio alle porte di Montefalco, la tenuta è ammantata da ulivi e viti che creano un ambiente molto bello e rilassante.

L’immersione nel verde dell’Azienda agricola Spacchetti è il preludio alla visita della cantina che dal 1935 vinifica le uve del vigneto Sagrantino e di altre uve a bacca nera dando vita ad alcuni vini di altissima qualità quali il Sagrantino di Montefalco, secco e passito, e il Montefalco Rosso.

La visita della cantina è sempre affascinante le botti di legno riempiono l’aria di un profumo unico e assistere ai vari passaggi della vinificazione è sempre molto interessante.

La sala dove si tengono le degustazioni ha un sapore antico, da l’idea di essere la sala principale di un antico casale e probabilmente è proprio così, è arredata con mobili di legno tradizionali e il grande tavolo di legno massiccio è splendido, ci si sente subito a casa ed il panorama sulle colline e la vicina Montefalco è unico.

Durante la degustazione abbiamo assaggiato tre vini della produzione:
  • Montefalco Sagrantino DOCG
  • Montefalco Sagrantino Passito DOCG
  • Clarignano Montefalco Grechetto DOC

Il vino principe della produzione è il Sagrantino di Montefalco DOCG un vino nobile ottenuto dalla vinificazione dell’uva di Sagrantino, il vitigno autoctono delle terre di Montefalco. 

Le peculiari caratteristiche di quest’uva ne fanno un prodotto unico dando vita ad un vino di grande struttura con piacevoli note fruttate; il vino invecchia per 24 mesi in botti di rovere francese ed in seguito invecchia per un minimo di tre anni in bottiglia, se si sa aspettare ulteriormente si verrà ripagati in quanto il vino raggiunge la piena maturità dopo 7 anni.

Il Montefalco Sagrantino Passito DOCG ha una lunga storia che risale fino a 1000 anni fa, queste erano terre della chiesa e i monaci coltivavano le viti per poi vinificare un vino dolce da utilizzare durante le funzioni religiose.

La produzione dei conventi serviva a rifornire anche il Vaticano e fino a circa 80 anni fa in queste zone veniva prodotto solo il passito

E il più tradizionale dei vini di Montefalco, ottenuto dalla vinificazione di uve di Sagrantino selezionate, lasciate appassire per oltre tre mesi su graticci.

Al palato il Montefalco Sagrantino Passito è dolce ma ben bilanciato e si sposa perfettamente con i dolci tipici dell’Umbria.

Durante la degustazione abbiamo avuto il piacer di assaggiare anche un bianco tipico di queste terre, il Clarignano Montefalco Grechetto; il grechetto è infatti un vitigno bianco tipico dell’Umbria.

Il grechetto è un vino molto fruttato ideale per gli aperitivi o per accompagnare formaggi freschi o piatti a base di pesce o carni bianche.

Impossibile non accompagnare la degustazione con ottime bruschette innaffiate dall’olio extravergine prodotto dall’azienda agricola che nei suoi 9 ettari di uliveto custodisce alberi secolari.

Visita e degustazione alla Cantina Fongoli

La Cantina Fongoli è una delle cantine più antiche di Montefalco ed è ubicata in un contesto molto bello e rilassante essendo circondata da boschi, vitigni e uliveti.

Di Cantina Fongoli ci è piaciuto anche l’aspetto green, i terreni vengono curati con il metodo biodinamico, ossia l’agricoltura è in sintonia con la natura, con la terra e con gli uomini; la concimazione, la coltivazione e l’allevamento sono attuati con modalità che rispettano e promuovono la fertilità e la vitalità del terreno e allo stesso tempo le qualità tipiche delle specie vegetali e animali e nessun prodotto chimico di sintesi viene utilizzato nella coltivazione.

La location è bellissima e ricca di storia e tradizione, l’accoglienza è genuina e Letizia è molto preparata e racconta molto bene le tecniche di produzione e le scelte che fanno dei loro vini dei prodotti unici.

Il loro vino è frutto di tecniche alternative come ad esempio la vinificazione in anfora, Fongoli è l’unica azienda a produrre un Sagrantino in anfora, e della coltivazione biologica.

La cantina ha uno splendido dehor, che in estate deve essere un luogo magico ma noi abbiamo visitato la cantina in autunno per poter ammirare gli splendidi colori del foliage, all’interno la cantina è arredata come ci si aspetterebbe da un museo del vino, con vecchi attrezzi da lavoro. 

La visita alla zona di produzione e invecchiamento è altrettanto caratteristica, si notano le grandi botti di legno e soprattutto le grandi e affascinanti anfore in terracotta dove fermentano i vini sia rossi che bianchi e che riportano alla mente l’antica Grecia

I vini rossi da invecchiamento vengono poi affinati in botti grandi di rovere di Slavonia per due anni per il Montefalco Rosso e fino a cinque anni per il Sagrantino.

La degustazione inizia con un vino bianco La Palmetta, un vino Grechetto i.g.t. Umbria dal bel colore paglierino e dal gusto fresco e fruttato.

Siamo poi passati ai rossi con un Montefalco Rosso DOC e ovviamente un eccellente Montefalco Sagrantino DOCG vii di grande struttura che invecchiano 5 anni in una botte grande di rovere di Slavonia di età variabile dai 10 ai 70 anni.

Abbiam poi degustato Serpullo, un Montefalco Rosso Riserva d.o.c. la cui fermentazione avviene in anfore aperte a contatto con l’aria senza controllo della temperatura e le bucce vengono affondate nel mosto 3 volte al giorno seguendo il metodo tradizionale.

Visita e degustazione alla Cantina Arnaldo-Caprai

L’ultima cantina di cui vogliamo parlarvi è la Cantina Arnaldo Caprai che è riconosciuta come l’azienda leader nella produzione di Sagrantino di Montefalco, il grande vino rosso prodotto da uve Sagrantino, un vitigno unico che cresce solo nel territorio di Montefalco.

L’azienda Arnaldo Caprai è la relatà più grande e moderna di quelle che abbiamo visitato, la location è slendida e molto trendy, grande terrazze per la degustazione si affacciano sulle vigne che in autunno regalano colori incredibili passando dal giallo intenso al rosso mattone del sagrantino.

E’ subito chiaro appena si varca il cancello della proprietà che la cantina ha un approccio moderno e imprenditoriale volto alla sperimentazione e studio dei prodotti ma quello che abbiamo scoperto e che ci fa molto piacere è la grande attenzione all’ambiente che si traduce in un Bilancio di Sostenibilità che illustra le attività dell’azienda.

Arnaldo Caprai è a favore della sostenibilità̀ sociale e del territorio, e dal 2013, grazie alla vendita di vini in edizione limitata, ha finanziato il restauro di diverse opere d’arte visibili presso il Museo San Francesco di Montefalco

Salvaguardia ambientale, uso razionale dell’energia, innovazione e cambiamento sono alla base delle strategie imprenditoriali dell’azienda Caprai. Crescere responsabilmente, nel rispetto dell’ambiente, vuol dire garantire un futuro al nostro territorio e dunque ai nostri figli.

La visita parte dai vigneti che circondano la proprietà, un colpo d’occhio straordinario dove le dolci colline umbre fanno da sfondo ai filari di uva.

Entrando in cantina ci si rende conto che i volumi di produzione sono elevati, la cantina è enorme e divisa in tre zone

Si inizia da un reparto vinificazione e stoccaggio dove si trovano le vasche di acciaio inox per la fermentazione e lo stoccaggio dei vini, dotate di dispositivi per la regolazione della temperatura.

La Cantina di elevazione e invecchiamento con botti di Slavonia e barriques i cui legni selezionati sono per un 90 % francesi, il passaggio in legno consente la  cessione  al vino di tutte quelle sostanze che, accanto alla microareazione costante tipica dell’ambiente di conservazione, determinano l’arricchimento del bouquet e il raggiungimento di una complessità aromatica e organolettica  ideale.

Infine una zona di affinamento in bottiglia per un’ulteriore maturazione del vino, per un periodo dai 6 agli 8 mesi, che completa il suo stato evolutivo arricchendosi di maggior finezza olfattiva e gustativa. 

La degustazione di quattro vini non delude le attese, si parte con il Grecante Colli Martani Grechetto DOC un vino bianco fresco dalle note di frutta esotica e pesca ideale per un aperitivo in terrazza ammirando i panorami umbri.

Il Valdimaggio Montefalco Sagrantino DOCG è uno robusto ideale per essere accompagnato alle carni rosse così come il corposo e avvolgente Vigna Flaminia Maremmana Montefalco Rosso DOC che racchiude l’80% di uve sagrantino.

Per concludere la degustazione assaggiamo il Sagrantino Passito Montefalco Sagrantino DOCG che abbiamo trovato delizioso e che ovviamente non siamo riusciti a desistere dal comprarlo.

Vi consigliamo di perdervi un weekend tra le colline di Montefalco e assaggiare i frutti che la natura ci sa regalare, il vino e l’olio in primis ma anche tartufi, funghi e selvaggina che fanno di questo territorio una destinazione enogastronomica da non perdere.

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