Qualche anno fa siamo andati in Cambogia, un viaggio di cinque giorni, aggiunto in coda al Vietnam, ma la bellezza e la storia di questo paese valgono da soli il viaggio intercontinentale.

La Cambogia è diventata una meta di viaggio sempre più ambita, da quando la guerra civile, che per più di venti anni ha dilaniato il paese, è terminata e i cambogiani sono tornati alla normalità; i templi, che erano stati chiusi, sono tornati a nuova vita, i monaci hanno iniziato nuovamente a girare per le città, con le loro tuniche arancioni, e la gente si è lasciata alle spalle l’odio e la sete di vendetta e ha pensato solo a ricostruire il paese e la propria identità.

Alcune zone sono ancora difficilmente raggiungibili poiché mancano le infrastrutture e gli spostamenti non sono facili, inoltre alcune zone sono ancora minate; stanno lavorando sia per migliorare i collegamenti stradali ma soprattutto per sminare il paese, ma sicuramente sono attività che richiedono ancora un po’ di tempo.

Noi abbiamo visitato due destinazioni:

–      Angkor, l’antica capitale del regno dei Khmer, un complesso di templi di diverse epoche che è stato inglobato dalla foresta ed è stato riportato alla luce nei primi anni del Novecento dai francesi, ci sono centinaia di templi, quelli da non perdere sono:

  • Angkor Watil complesso religioso più grande al mondo, con la luce dell’alba è mistico;
  • Bayonfamoso per i suoi misteriosi visi scolpiti nella pietra;
  • Ta Phrom ancora parzialmente inglobato dalla foresta, famoso per le piante che lo avviluppano con le loro radici

–      Phnom Penh, l’attuale capitale della Cambogia, con i suoi gioielli architettonici, i suoi colori e profumi considerata la Perla d’Asia dai tempi del colonialismo francese, da non perdere:

  • Palazzo reale di Phnom Penhmeraviglioso complesso residenza della famiglia reale
  • Pagoda d’Argentoun capolavoro degli artigiani e una collezione di statue e oggetti sacri dal valore inestimabile
  • Museo Nazionale che ospita la più grande collezione di arte Khmer
  • Wat Phnom, il tempio simbolo della città

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Ci siamo però ripromessi di tornare tra qualche anno quando le infrastrutture e la capacità ricettiva saranno migliorate per visitare anche il Nord Est del paese, dove la natura è la principale attrattiva e dove vivono tigri, leopardi ed elefanti e dove si possono incontrare le minoranze etniche; il Nord Ovest invece ha cittadine coloniali decadenti che servono come base di partenza per visitare i templi inglobati nella foresta pluviale, questa regione è stata quella più martoriata dalla guerra civile ed è quella che oggi maggiormente soffre il problema delle mine; infine il Sud del paese, sulla costa, dove si possono trovare villaggi di pescatoricittadine coloniali che si stanno risvegliando dopo anni di oblio, foresta, campi coltivati, isole con spiagge incontaminate e un mare cristallino.

La Cambogia è facilmente raggiungibile dall’Europa, molte compagnie volano a Bangkok in Thailandia, da lì ci sono voli diretti sia per Phnom Penh sia per Siem Reap, cittadina di appoggio per visitare le rovine di Angkor.

CAMBOGIA

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