City Life a Milano è un nuovo quartiere che ospita edifici progettati dagli archistar Arata Isozaki, Zaha Hadid e Daniel Libeskind ed è basato su un concetto di città più vivibile e a misura d’uomo; di questo immenso progetto fanno parte alcune residenze immerse nel verde, edifici adibiti ad uffici, un centro commerciale dove si trovano negozi, ristoranti e un cinema multisala e una grande area verde a disposizione non solo di chi abita o lavora qui, ma anche di tutti i cittadini e i visitatori di Milano.

Questa è una delle aree più nuove e innovative di Milano e merita una visita, non solo da parte degli amanti dell’architettura, ma anche da parte di chi ha voglia di trascorrere un po’ di tempo di relax nel verde o fare shopping o semplicemente pranzare o godersi un aperitivo.

Ma City Life non è solamente un progetto di edilizia ben realizzato, è un’opera di recupero urbano senza precedenti sia per la città di Milano sia per il resto d’Italia; su questo terreno della Zona Portello infatti, fino a qualche anno fa, si trovava la vecchia Fiera di Milano che è stata demolita per fare spazio a questo immenso progetto di riqualificazione.

Il progetto di City Life a Milano

La gara internazionale, che ha visto la partecipazione di diversi studi di architetti molto quotati a livello mondiale, venne indetta per riconvertire e riqualificare una superficie di 245.000 mq in precedenza occupati dalla Vecchia Fiera di Milano.

La gara venne vinta dal consorzio CityLife che presentò un progetto innovativo per la città di Milano e che rispondeva a tutte le richieste del bando di gara.

Il progetto iniziale di CityLife

Il progetto iniziale, con cui il Consorzio di CityLife, si è aggiudicato la gara, prevedeva:

  • Un’area verde di 168.000 mq, che sarebbe diventata il terzo parco cittadino più grande, dopo il Parco Sempione e i Giardini Pubblici di Porta Venezia
  • Il Museo di Arte Contemporanea
  • Residenze private
  • Tre grattacieli ad uso ufficio
  • Parcheggi sotterranei per i residenti, per gli uffici e per i visitatori
  • 20.000 mq di superficie destinata a commercio e servizi
  • Un percorso ciclopedonale che collega CityLife al Parco Sempione e alla collina dell’Area Portello e, da lì, al Monte Stella
  • La fermata Tre Torri della Linea 5 della Metropolitana
  • La più grande area pedonale di Milano e una delle più grandi d’Europa
  • Circolazione delle auto solamente ai piani interrati
  • Dimezzamento della cubatura occupata dagli edifici presenti precedentemente

Dalla fase di gara, alla fase di definizione più dettagliata del progetto alla sua realizzazione sono state apportate diverse modifiche, non riguardanti solamente i tempi di realizzazione, ma anche e soprattutto modifiche più o meno importanti al progetto stesso.

Le modifiche più importanti al progetto iniziale di CityLife

Nel corso degli anni il progetto iniziale di CItyLife ha subito una serie di modifiche, in seguito a differenti necessità che sono subentrate in corso d’opera; le modifiche più importanti sono le seguenti:

Il Museo di Arte Contemporanea non è stato realizzato

Il Museo era stato progettato da Libeskind, l’edificio avrebbe dovuto avere una base quadrata da cui si sarebbero alzate per cinque piani le pareti che, in torsione, sarebbero ultimate in una struttura a cerchio; un evidente riferimento all’Uomo Vitruviano di Leonardo da Vinci.

La Torre Libeskind o Il Curvo ha subito una modifica al progetto

Nel progetto iniziale il grattacielo avrebbe dovuto avere una curvatura più accentuata e una torre dritta che avrebbe fatto da sostegno esterno, mentre il progetto che è stato realizzato non presenta più la torre esterna e la curvatura della torre è meno accentuata.

Il progetto del Parco e delle Aree Ciclopedonali e delle Fontane ha avuto variazioni di design e di ingombri

Tutte le aree verdi, le fontane e i percorsi ciclopedonali hanno subito una serie di modifiche, dal primo progetto presentato in gara, in cui erano solamente abbozzati, fino alla realizzazione del progetto finale.

Le Residenze hanno subito alcune modifiche

Le Residenze progettate dall’architetto Isozaki non sono state realizzate, mentre le residenze progettate da Libeskind hanno subito alcune modifiche in fare di realizzazione, alcune di queste devono ancora essere ultimate.

Le Residenze progettate dall’architetto Hadid invece sono state realizzate come da progetto iniziale.

Differente destinazione d’uso del Palazzo delle Scintille

Il Palazzo delle Scintille, ex Padiglione 3 della fiera di Milano, una volta ristrutturato, avrebbe dovuto essere destinato all’educazione non formale e ospitare il Museo dei Bambini, il MUBA, alcune attività educative che utilizzano il gioco e l’esperienza diretta come metodo di apprendimento, una biblioteca per bambini e ragazzi e un auditorium; ma queste attività non vennero mai implementate.

Mentre, dopo aver ospitato alcuni eventi, nel dicembre 2019 il Palazzo delle Scintille è stato messo all’asta ed è stato comprato da Assicurazioni Generali; molto probabilmente verrà destinato ad ospitare eventi culturali, ma al momento non si hanno ulteriori dettagli in merito.

Il nuovo edificio, il Portale Bjarke Ingers

Nello spazio che è stato lasciato libero dalla mancata realizzazione del Museo di Arte Contemporanea e delle Residenze di Isozaki verrà realizzato il Portale progettato dall’archistar Bjarke Ingers, che va ad aggiungere la sua firma a quelle di Isozaki, Libeskind e Hadid al progetto di CityLife.

Questo nuovo edificio si sviluppa in orizzontale ed è costituito da due edifici e da una struttura a portico che li collega; gli edifici ospiteranno uffici e forse un hotel, mentre gli spazi aperti saranno pubblici e a disposizione dei milanesi e dei visitatori.

Sorgerà alle spalle dei due vecchi caselli della Fiera e sarà il Portale d’ingresso del quartiere.

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