Durante il nostro viaggio in Polonia ci siamo innamorati della cucina polacca, una cucina molto varia che presenta alcuni abbinamenti insoliti e molte spezie, ma senza mai eccedere, dando vita così a piatti equilibrati e gustosi.

A Varsavia l’offerta di ristoranti è molto ampia si va dalla cucina regionale agli chef stellati che sperimentano nuovi piatti, il livello qualitativo è sempre mediamente alto ed è difficile scegliere tra questa moltitudine di locali.

Per la nostra ultima sera a Varsavia abbiamo scelto di gustarci una cena in un ristorante che è una vera istituzione in città: lo Stary Dom.   

Il ristorante si trova in una zona fuori dai classici itinerari turistici, è quindi una sorta di gemma nascosta la cui scoperta regala sapori fantastici legati alla grande tradizione culinaria polacca.

L’ambiente è molto curato, sembra di entrare in una casa di campagna, Stary Dom in effetti significa Vecchia Casa; il legno è predominante e conferisce al locale un’atmosfera di calore, anche i camini contribuiscono a creare un ambiente molto accogliente.

Il menù è molto ricco e noi ci siamo fatti consigliare dal nostro simpatico cameriere.

Come prima cosa ci hanno portato un antipasto che, come da tradizione, consiste in una gustosa ciotolina di lardo e pancetta mantecati e serviti con pane di segale e gli immancabili cetriolini in salamoia.

La specialità della casa qui da Stary Dom è la tartare di manzo battuta al coltello e condita in maniera superba con uova di quaglia, senape, salsa di soia e altre spezie; la tartare viene preparata direttamente al tavolo ed è impressionante veder lavorare lo chef e ammirare la sua maestria.

Abbiamo voluto provare anche alcuni antipasti tipici a base di aringa, e devo confessare che, nonostante la diffidenza iniziale, si sono rivelati delle ottime scelte, il pesce era cucinato alla perfezione e presentato bene.

L’Aringa in Kashubian è un piatto freddo e consiste in un filetto di aringa con peperoni, pomodori e prezzemolo mentre l’Aringa alla Matias è sempre un piatto freddo, una insalata con bocconcini di aringa, patate e cetrioli conditi con olio di semi di lino, fantastica.

La carta dei vini del ristorante Stary Dom è decisamente corposa, la cantina offre diversi vini europei ma ha in lista anche alcune cantine sudafricane e sudamericane, la nostra scelta è ricaduta su un vino bianco argentino.

Un altro piatto tradizionale che abbiamo assaggiato è stata la gelatina di coscia di maiale con sottaceti fatti in casa tipica del voivodato della Podlachia, una regione che si trova a nord est di Varsavia.

Come portata principale non potevamo non degustare due piatti che sono un classico della cucina polacca: lo stinco di maiale, o golonka, glassato al miele e servito con crauti e la cotoletta fritta nello strutto.

La carne qui da Stary Dom è sempre ottima qualità poiché proviene da fornitori che garantiscono standard di qualità elevata; la cura nella scelta dei fornitori, unitamente alla ricerca culinaria da parte degli chef, sono alcuni degli elementi che hanno permesso al Restauracja Stary Dom di guadagnare la raccomandazione di Slow Food Polska.

Anche la lista dei dolci è intrigante e scegliere è veramente difficile perché sono tutti buonissimi.

Il ristorante Stary Dom offre anche una buona selezione di liquori polacchi, si può scegliere tra una vodka classica o una aromatizzata alla frutta oppure sfidare la propria resistenza provando un liquore il cui tasso alcoolico è di 70 gradi, una vera bomba!

Se passate da Varsavia il nostro consiglio è di non perdervi il ristorante Stary Dom.

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