Mandawa è una piccola cittadina sorta nel 18esimo secolo sul ramo meridionale della Via della Seta che dall’india, attraverso il Rajastan, proseguiva verso ovest nell’odierno Pakistan e verso est nell’attuale Bangladesh per poi ricongiungersi da entrambi i lati con il ramo settentrionale proveniente dalla Cina e diretto in Europa.

Qui il tempo sembra essersi fermato ai tempi in cui i ricchi mercanti indiani hanno costruito delle case meravigliose per loro e per le loro famiglie.

Le facciate di queste case, o haveli, erano meravigliosamente dipinte e ancora oggi si possono vedere queste opere d’arte nonostante le case siano state abbandonate dopo che la Via della Seta ha perso importanza negli scambi internazionali.

In alcune case sono stati aperti dei bed&breakfast o dei ristoranti, altre possono essere visitate, ma la maggior parte sono chiuse poiché ancora di proprietà delle famiglie degli antichi mercanti che non le vendono poiché sarebbe un simbolo di debolezza o di perdita di ricchezza: vendi la casa perché hai bisogno di soldi, quindi la tua attività va male.

A Mandawa c’è anche un castello costruito appena sopra la città, ha un grande cortile che in passato serviva da caravanserraglio per le carovane che transitavano sulla via della seta; oggi ospita l’hotel più bello della città.

All’interno c’è un’atmosfera rilassata e la sensazione è quella di vivere in un film d’epoca.

Noi siamo rimasti a Mandawa un solo giorno, è sufficiente per visitare la città e per vivere il suo fascino

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