Incredible India! Così recitava il payoff della campagna pubblicitaria.

L’india è veramente incredibile così ricca di storia di templi, tradizioni e colori.

I colori dell’india sono forti, intensi, e sono ovunque: sulle case, sugli elefanti da cerimonia, sugli abiti e perfino sui volti delle persone.

Non a caso proprio qui c’è il festival più colorato del mondo, l’Holi Festival, il Festival dei Colori o festival dell’amore; la festa si svolge il giorno successivo alla notte di luna piena del dodicesimo mese del calendario indù e segna anche l’inizio della primavera.

In questa occasione si celebra la vittoria del bene sul male che viene bruciato (Holi significa Brucia) su un falò durante la notte.

La mattina dopo il rito prosegue con il lancio di colori e acqua, bambini e adulti, ricchi e poveri, senza distinzione, si riversano nelle strade e lanciano questi pigmenti colorati, mentre gli innamorati colorano il viso del partner per sancire il loro amore.

Il festival è particolarmente sentito e vissuto nel Rajastan e in particolare a Jaipur.

Jaipur fa parte del trittico delle città colorate del nord dell’india: Jaipur, Udaipur e Jodhpur.

Jaipur la città Rosa

E’ chiamata così per il colore predominante con cui sono stati dipinti le sua case e i suoi palazzi.

Basti pensare al Palazzo dei Venti o l’Hava Mahal dal suo inconfondibile colore e dalle innumerevoli finestre e nicchie della sua facciata.

Un consiglio: mentre cercate l’inquadratura giusta osservate bene dove mettete i piedi, in quella zona infatti si riversano numerosi incantatori di serpenti ed è facile imbattersi in un cobra “danzante”.

Non distante da Jaipur sorge Amber Fort, una fortezza che racchiude al suo interno graziosi cortili e raffinati palazzi e templi.

Qui potrete scattare foto a meravigliosi elefanti con proboscidi splendidamente dipinte.

Però non salite al forte a dorso di elefante, preferite la salita a piedi o in jeep; questi mansueti bestioni sono infatti sfruttati per portare i turisti e soffrono per il caldo eccessivo e la poca disponibilità di acqua.

Il nostro consiglio è di alloggiare al Rambagh Palace, uno splendido hotel gestito dalla Taj hotels che fu residenza dei Maharaja locali fino al 1957.

Udaipur la città Bianca

La città definita come la più romantica dell’india; viene anche chiamata la Venezia dell’est o la città dei laghi, per via dei tre laghi interconnessi tra loro che la circondano.

Udaipur offre numerose attrazioni ai viaggiatori:i bei palazzi della città rappresentano lo stile di vita sontuoso degli antichi sovrani; i templi di Udaipur sono noti per la loro architettura sorprendente; i giardini sapranno dare sollievo dal caldo sole e le viste sul lago sapranno incantarvi.

La principale attrazione della città è il City Palace, lo splendido palazzo della città, è una delle più belle e sontuose strutture in Rajastan. L’elegante palazzo è stato costruito interamente in marmo e granito, originariamente eretto da Maharana Uday Singh II, sorge a 30 metri sopra il Lago Pichola e si estende per oltre 240 metri.

Il complesso offre una bella vista sul lago e sul Lake Palace.

Il Lake Palace sorge anch’esso sul lago Pichola e, oltre ad essere un incantevole palazzo bianco candido che sembra emergere come un miraggio dalle acque del lago, è anche un lussuoso hotel della catena Taj ed è qui che abbiamo soggiornato e che consigliamo di pernottare per vivere un’atmosfera romantica e per sentirsi per una notte un Maharaja.

Jodhpur la città Blu

Originariamente il colore blu era riservato alle case dei bramini, ma in seguito si diffuse l’uso di colorare le case di blu/azzurro perché sembra che tenga lontano gli insetti, questa tradizione continua tutt’oggi.

La città vecchia di Jodhpur è racchiusa tra le antiche mura che si estendono per oltre 10 chilometri ed è sovrastata dal maestoso forte il Mehrangarh Fort.

Questa fortezza si eleva su un rilievo roccioso di 122 metri e dalle sue terrazze e bastioni si gode di una incantevole vista dell’intera città e del deserto di Thar.

A Jodhpur si trova anche il palazzo Umaid Bhawan Palace che fu costruito, tra il 1928 e il 1943, prende il nome dal Maharaja Umaid Singh, nonno dell’attuale Maharaja di Jodhpur, che aveva commissionato un nuovo palazzo nel 1923 per sostituire Mehrangarh Fort, come il simbolo di una nuova Jodhpur; fu concepito in stile Art Deco, molto in voga in quel tempo.

Dopo 15 anni di costruzione, conta 347 stanze ed è tutt’ora la dimora del maharaja anche se un’ala del palazzo è adibita ad hotel.

Arroccato su una collina da cui di domina tutta la città di Jodhpur, Umaid Bhawan Palace è l’ultimo dei grandi palazzi di India e una delle più grandi residenze private del mondo, si trova all’interno di 26 acri di giardini lussureggianti.

Il nostro consiglio è di risiedere in questo hotel dal servizio impeccabile come impeccabili sono gli autisti del maharaja che vedrete la mattina mentre fanno fare un giro alle auto storiche della sua collezione privata nei viali del parco.

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