La cittadina di Natal, nello stato di Rio Grande do Norte in Brasile, non solo si trova in una invidiabile posizione, affacciata sull’Oceano Atlantico, ma è circondata da una natura strepitosa e incontaminata.

Qui si trovano infatti dune sabbiose, foresta atlantica, mangrovie e deserto semi-arido.

La città di Natal infatti è letteralmente circondata da dune di sabbia che costituiscono un ecosistema unico.

Esistono quattro grandi zone di dune sabbiose che, in certi punti, arrivano fino all’Oceano Atlantico.

Alcune dune sono sabbiose e mobili, questo significa che si spostano sospinte dalla forza del vento; altre dune invece presentano, prevalentemente sulla sommità, della vegetazione, questo è un segno che il processo di colonizzazione, da parte delle specie pioniere, ha avuto inizio.

Le specie pioniere sono le prime che, grazie anche alle condizioni meteorologiche, riescono ad attecchire sulle dune sabbiose; la loro presenza fertilizza il terreno e crea le condizioni ideali affinché anche le altre specie vegetali riescano a crescere su questo terreno apparentemente inospitale.

La maggior parte delle dune presenti nella zona di Natal sono state colonizzate dalla vegetazione e, in conseguenza a questo fenomeno, non sono più dune mobili ma stabili, questo significa che non si muovono più in base alla forza del vento, ma restano fisse in una posizione; nel tempo la sabbia si cementifica e si trasforma in roccia.

Tra le dune, negli avvallamenti, si deposita l’acqua piovana che, successivamente, filtra nel terreno per poi raccogliersi nella falda acquifera; il filtraggio purifica l’acqua e, di conseguenza, l’acqua presente sotto le dune costituisce una importante riserva di acqua che viene utilizzata anche dall’acquedotto di Natal.

L’ecosistema delle dune è molto delicato e potrebbe essere compromesso molto facilmente, per questo motivo le aree delle dune sono protette e controllate e l’accesso è stato interdetto in quasi la totalità del territorio; l’esercito, la marina militare, l’aeronautica e il governo locale sono impegnati nella conservazione di questo ambiente unico; a tal proposito è stato istituito, nel 1977, il Parco Statale delle Dune di Natal o Estadual das Dunas de Natal “Jornalista Luiz Maria Alves”.

Nel parco la vegetazione principale consiste in erbacee, cespugli e qualche albero, questi ultimi soprattutto lungo la fascia costiera, dove si trova la foresta atlantica; in totale si contano 270 specie di alberi e cespugli.

Inoltre sono presenti 180 specie di animali tra mammiferi, rettili, uccelli e artropodi, come farfalle, ragni e scorpioni.

La foresta atlantica, che si trova lungo la costa, è presente dal nord del Brasile fino all’Uruguay e all’Argentina; prima dell’arrivo dei coloni portoghesi era una foresta incontaminata, ma, nei secoli a seguire, buona parte di essa è stata tagliata e distrutta per lasciare il posto alla crescente urbanizzazione, fortunatamente, in alcuni punti, come a Natal, è stata preservata ed ora viene protetta.

E’ un delicato ecosistema con una strabiliante biodiversità, che esiste grazie alla umidità proveniente dall’oceano, che agevola la crescita delle varie specie di piante e cespugli, molti dei quali endemici; qui vivono diverse specie di animali, circa il 60% degli artropodi che vivono qui non vivono da nessuna altra parte nel mondo.

Lungo il bordo delle lagune, lungo i corsi dei fiumi e in alcuni tratti costieri è presente una foresta di mangrovie, anch’esse costituiscono un microambiente delicato e molto importante ed appartengono al bioma della foresta atlantica.

Alle spalle delle dune sabbiose e vegetate si trova una zona di deserto semiarido dove crescono piante grasse come i cactus; qui l’umidità dell’oceano non è sufficiente per consentire ad altre tipologie di piante di attecchire e crescere, solo le piante succulente riescono a sopravvivere in una zona semiarida.

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