Il Pan di Zucchero è una delle destinazioni di Rio de Janeiro più conosciute e da dove si gode una delle viste più belle ed emozionanti della città, insieme a quella dal Corcovado, dalla piattaforma dove si trova il Cristo Redentore; anche la salita in funivia, o bondinho, è un’esperienza memorabile e affascinante anche per chi, come me, soffre di vertigini.

Il suo profilo è riconoscibile anche da lontano ed è probabilmente uno dei luoghi più fotografati di Rio de Janeiro; la vista migliore si ha dalla spiaggia di Botafogo, che si trova dall’altra parte della baia rispetto al Pan di Zucchero.

E’ la nostra seconda volta a Rio de Janeiro e abbiamo deciso di salire nuovamente sul Pao de Acucar perché è uno dei luoghi che ci era rimasto nel cuore.

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L’altra volta eravamo saliti nel primo pomeriggio e avevamo visto e fotografato la città di Rio illuminata dal sole; questa volta abbiamo deciso di salire al tramonto, uno dei momenti più belli ed emozionanti.

La stazione della funivia del Pan di Zucchero si trova in Avenida Pasteur al 520, nel quartiere di Urca.

Una volta acquistato il biglietto nella biglietteria, che deve essere conservato per tutta la durata della visita e che servirà anche per prendere la funivia per scendere, si sale dove si trova la stazione della funivia.

Il primo tratto di funivia conduce in cima al Morro da Urca, che è alto 220 metri; la salita è emozionante, man mano che si procede infatti si apre sempre più la vista su Botafogo e su parte della città di Rio da un lato e sull’Oceano Atlantico dall’altro.

Una volta arrivati sulla cima del Morro da Urca si può decidere se bere qualcosa ai bar che si trovano qui, fare shopping, rimanere incantati dalla vista sulla città e scattare qualche fotografia oppure proseguire immediatamente per il secondo tratto di funivia.

Impossibile non notare le vecchie cabine che erano in funzione quando la funivia è stata inaugurata nel 1912; fortunatamente adesso le cabine sono nuove e sembrano molto più sicure.

Per prendere la seconda funivia bisogna andare sul lato opposto del Morro da Urca, qui si trova la seconda stazione, quando si parte ci si ritrova letteralmente sospesi tra il Morro da Urca e il Pao de Acucar, la vista è mozzafiato.

Il sole stava iniziando a tramontare e il Pao di Acucar, con i suoi 396 metri di altezza, rifletteva la luce calda del tramonto, alla nostra sinistra invece il cielo si è colorato di arancio mentre il sole scendeva alle spalle del Corcovado: uno spettacolo indescrivibile.

Arriviamo a destinazione e andiamo sulla terrazza panoramica, che non ci ricordiamo dalla nostra visita precedente; da qui la vista spazia su buona parte della città.

Scattiamo fotografie e ci godiamo lo spettacolo del sole che tramonta, del cielo che si colora di un rosso intenso e, man mano che la luce viene meno, della città che inizia a illuminarsi; sia nei grattacieli del centro e lungo le spiagge sia nelle favelas, che sembrano abbarbicate sui colli in lontananza, si accendono progressivamente tutte le luci.

Il Cristo Redentor si illumina di una luce bianca, con il buio della sera non si distingue più il profilo del Corcovado e la statua sembra librarsi in cielo.

Uno spettacolo indescrivibile, non saremmo mai scesi dal Pan di Zucchero, saremmo voluti rimanere lì tutta la notte ad ammirare quella meraviglia.

Oltre alla terrazza panoramica qui si trova anche un ristorante e qualche negozio, dove è possibile acquistare qualche ricordo; l’altra volta, nel 2007, era diverso quassù, forse hanno ammodernato il tutto in occasione dei Mondiali di Calcio o delle Olimpiadi, quando hanno cambiato l’ultima volta le funivie, dopo averle ammodernate per la prima volta nel 1972.

Scendiamo con una delle ultime corse della funivia, mentre scendiamo non riusciamo a distogliere lo sguardo dalla “cidade maravilhosa” che brilla nella notte come se fosse un cielo stellato.

PAO DE ACUCAR - RIO

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