La Grande Muraglia Cinese, in cinese “Changcheng” che significa “lungo muro”, è una delle opere più colossali dell’antichità che sia giunta fino ai giorni nostri, anche se nel corso dei suoi 2000 anni è stata ricostruita e rimaneggiata più volte.

E’ uno dei siti più visitati al mondo, mostra ai visitatori degli scenari unici e suggestivi ed è stato descritto come un enorme drago che con le sue spire sale e scende per le montagne e attraversa pianure e deserti.

La sua costruzione è iniziata nel III secolo a.C. voluta da Qin Shihuang, il primo imperatore della dinastia Qin, lo stesso che ha fatto costruire l’Esercito di Terracotta di Xi’An; beh è evidente che aveva manie di grandezza 🙂

E’ stata poi estesa e modificata nei secoli successivi, in particolare la dinastia Ming ebbe un ruolo fondamentale nell’opera di ampliamento poiché aveva la necessità di difendersi dalle tribù della Manciuria e della Mongolia; modificarono la struttura aggiungendo mattoni e pietra alla terra battuta e legno, in questo modo il muro diventò molto più resistente agli attacchi ma anche alle intemperie; fecero anche erigere 25.000 torri di guardia lungo tutta la muraglia.

I primi racconti della Muraglia giunsero in Europa nel XIX secolo nei diari di viaggio dei primi viaggiatori, Marco Polo invece non ne fece cenno nel Milione, prendendo spunto da questo fatto molti mettono in dubbio che il suo viaggio arrivò davvero fino in Cina.

La lunghezza del muro difensivo è di 8.851 km anche se, ad essere precisi, non è un unico muro fortificato, ma è costituito da più mura che vanno in differenti direzioni costruiti nei secoli per differenti scopi; misurando tutti questi segmenti la lunghezza totale è di 21.196 km, è senza dubbio il muro fortificato più lungo mai costruito dall’uomo.

Nel 1987 la Grande Muraglia Cinese è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco e nel 2007 è stata inserita nell’elenco delle 7 meraviglie del Mondo Moderno.

Le sezioni di muro vicino a Pechino sono tra le meglio conservate poiché sono sempre state rinnovate nel corso dei secoli, però non sono le uniche visitabili; qui di seguito i 5 differenti punti che meritano di essere visitati:

Badaling

E’ la sezione più visitata e quindi la più affollata, è anche la più vicina a Pechino (8o km, 1 ora e mezza di auto) e quindi più facile da raggiungere e da visitare poichè una funivia porta i visitatori direttamente sulla muraglia.

Badaling significa “raggiungere le 8 direzioni” perchè da qui partono diverse ramificazioni in tutte le direzioni.

Si Matai

Questa sezione è meno conosciuta e poco visitata, ha dei percorsi difficili con ripidi scalini e passaggi stretti; è adatta a visitatori allenati.

E’ la sezione che più di altre ha mantenuto il suo aspetto originale anche se vengono periodicamente fatti lavori di restauro e di consolidamento.

Shanhaiguan

Significa “il primo passo sotto il cielo” ed è l’estremo orientale della muraglia, dove arriva al mare nel Golfo di Bohai, questa parte è più recente, ha solo 600 anni però è molto suggestivo vedere questo muro alto 12 metri battuto dalle onde.

Jiayuguan

Questo è il punto più occidentale della muraglia al Passo Jiayu “il grande passo del cielo”, è il punto più maestoso e meglio conservato.

Mutianyu

Mutianyu è uno dei punti più scenografici e meglio ristrutturati che si possono visitare, noi infatti abbiamo deciso di recarci qui per vedere con i nostri occhi la maestosità della Grande Muraglia.

In 2 ore e mezza di auto si percorrono i 95 km che la separano da Pechino, quando si arriva a destinazione la prima cosa che si vede sono gli enormi parcheggi, è evidente che si aspettano molti visitatori (anche se sempre meno di quelli che si recano a Badaling), ma a noi sembra che ci sia poca gente, probabilmente perché non siamo venuti nel weekend, quando la maggior parte dei cinesi si muove per visitare il proprio paese.

Arriviamo alla biglietteria e facciamo i biglietti, di fronte c’è una sala con alcune foto e qualche teca con le ricostruzioni in 3D della Muraglia, c’è anche un negozio che vende souvenir.

Proseguiamo oltre e percorriamo una strada fiancheggiata da negozi di souvenir e qualche bar e fast food; magari ci fermiamo al ritorno per comprare qualcosa, adesso vogliamo solo salire, non vediamo l’ora, siamo troppo emozionati.

Prendiamo una navetta che percorre meno di un chilometro e ci porta alla base della Muraglia, da qui si vede appena, è ancora lontana e molto più in alto rispetto a dove siamo noi, però già da qui è meravigliosa.

Dobbiamo scegliere come salire, le opzioni sono tre: salire a piedi facendo trekking nel bosco di castagni, prendere la funivia oppure la seggiovia.

Scartiamo il trekking perché, oltre a non avere l’abbigliamento adeguato, non abbiamo tutto quel tempo; restano la funivia e la seggiovia: la funivia porta in un punto molto alto da cui si può vedere una lunga porzione di muraglia che scende e sale lungo i pendii vicini, è forse la parte più scenografica ma oggi ci sono le nuvole basse e quella parte sembra avvolta dalla nebbia, il rischio è di salire e non vedere nulla se la foschia non si dirada; quindi scegliamo la seggiovia.

Salendo si passa sopra al bosco di castagni e al toboga che serpeggia tra le piante e che possiamo utilizzare per scendere, mentre in alto di fronte a noi ecco la Muraglia, non riusciamo a smettere di guardarla, è davvero impressionante.

Quando arriviamo siamo affascinati da questo possente muro alto dai 7 agli 8 metri e largo dai 4 ai 5 metri che si arrampica lungo i picchi vicini per poi ridiscendere fino a quando risale nuovamente.

In questo tratto di muro sono visibili 22 torri di guardia posizionate a 1 km di distanza l’uno dall’altra, è possibile percorrere a piedi un tratto di circa 25 km.

Mutianyu significa “valle da cui si avvistano i campi” infatti da qui, guardando in direzione di Pechino, si vede un paesaggio pianeggiante con campi coltivati che nei secoli scorsi erano difesi proprio dalla Grande Muraglia dalle probabili incursioni delle tribù del nord.

Saliamo sul muro e ne percorriamo un tratto alla ricerca di particolari da fotografare godendoci il momento.

Perdiamo il percepito del tempo mentre camminiamo lungo le mura, siamo affascinati dal muro stesso, dal paesaggio tutto intorno e dalle persone che, come noi, sono arrivati fino a qui.

Quando ci riteniamo soddisfatti prendiamo la seggiovia e torniamo giù da dove siamo partiti; facciamo un pò di shopping di souvenir, mangiamo in un ristorante locale e poi riprendiamo la nostra auto e rientriamo a Pechino soddisfatti della visita e contenti di aver aggiunto questa pietra miliare al nostro curricula di viaggiatori.

Info Utili per un viaggio alla Grande Muraglia in Cina

Stato: Repubblica Popolare Cinese

Capitale: Pechino

Lingua: Cinese Standard o Mandarino

Moneta: Yuan cinese

Religione: Stato laico

Quando visitare la Grande Muraglia in Cina

Primavera e Autunno sono i periodi migliori per evitare temperature troppo calde o troppo fredde.

Consigli Utili per un viaggio alla Grande Muraglia in Cina

Da portare in valigia

Creme solari e berretto per il sole in estate

Abbigliamento sportivo e scarpe comode

In inverno può fare molto freddo quindi indispensabile abbigliamento adeguato

Meglio dotarsi di un poncho per proteggersi dalla pioggia

Consigli per la salute

Farmaci di prima necessità

Una buona scorta di acqua per evitare disidratazione in estate

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