Il lago Toba, il più grande lago di origine vulcanica del mondo, con una superficie di circa 1700 kmq, rappresenta il territorio dei Batak, un popolo che vive nella zona centro settentrionale dell’isola indonesiana di Sumatra.

I Batak erano famosi per resistere ai colonizzatori europei, in particolare agli Olandesi, che con la Compagnia delle Indie Orientali, detenevano il monopolio sull’Arcipelago Indonesiano.

I Batak erano grandi guerrieri e su di loro si narra una leggenda: si credeva infatti che vincessero le battaglie grazie a strani poteri magici e che si cibassero dei loro nemici.

In effetti i Batak praticano l’antropofagia all’interno di riti ben definiti; credono infatti che il nemico ucciso, se non viene mangiato, si trasformi un fantasma che li tormenta e perseguita

Vivono in villaggi fortificati con una disposizione spaziale ben precisa: le case sono costruite una di fianco all’altra e, di fronte ad esse, si trovano gli edifici che fungono da luoghi di ritrovo, di culto, depositi per il riso e casa per gli ospiti.

Le tradizionali case batak hanno una struttura in legno divisa in tre piani, con una scaletta e una porta minuscola per entrare e le finestre altrettanto piccole, un tetto spiovente molto alto fatto a punta, con una curva che richiama le corna dei bufali, ricoperto di foglie di palma o di una fibra di riso.

I Batak sono una popolazione totemistica, credono che ogni individuo conservi un’anima al di fuori di se stesso e che questa anima abiti in un totem appunto, i totem in questione non sono i pali scolpiti e colorati dei nativi americani; per alcune popolazioni i totem sono entità viventi come gli alberi e, nel caso dei Batak, gli animali.

I Batak, sono divisi in clan, e per ogni clan c’è il divieto assoluto di mangiare un determinato animale ad esempio tigri, coccodrilli, scimmie, ecc perché quegli animali sono il totem dove si trovano i loro ascendenti e dove le loro anime trasmigreranno dopo la morte.

I Batak credono che se l’animale che conserva e custodisce una delle loro anime, in tutto ne possiedono sette, viene ucciso; anche l’uomo morirà nello stesso istante.

Visitare un villaggio Batak è un’esperienza indimenticabile sia per le persone sia per i luoghi che li circondano, impreziositi da campi coltivati a terrazza di un verde smeraldo incredibilmente luminoso.

Buon viaggio!

Photo Credits: 123_456Luke Grange Dolf van der Haven kashikar

 

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