Dopo aver fatto un tour nel nord dell’Oman che ci ha portato a Ras Al Jinz per vedere le tartarughe marine, a Sharqiya nel deserto con le dune di sabbia, a Nizwa con il suo forte e il mercato del bestiame e a Jabel Shams Wadi Ghul, il Grand Canyon della penisola arabica (leggi il diario di viaggio di Wadi Ghul) e dopo aver visitato spettacolari Wadi  siamo ritornati a Muscat (leggi l’articolo) e abbiamo scelto Al Bustan per un po’ di relax.

(l’articolo prosegue dopo le foto)

Qui c’è solo un hotel l’Al Bustan Palace Ritz Carlton Hotel, che domina una baia chiusa tra due promontori rocciosi color ocra con una spiaggia dorata e semideserta.

E’ un edificio storico che sembra più un palazzo di qualche sceicco che un hotel, in effetti è di proprietà del Sultano dell’Oman e in passato è stato una sua residenza, dal 1985 è stato trasformato il hotel e nel 2008 è stato ristrutturato e dotato di tutti i confort a 5 stelle, il Sultano ha tenuto per sé il nono e il decimo piano;superfluo dire che è l’hotel più bello di tutto il sultanato.

Superato il cancello percorriamo un viale con molto verde e arriviamo all’ingresso principale, scendiamo dall’auto e già da qui si intuisce che è un hotel di lusso, ma non trasmette a pieno tutto il suo fascino; varcato l’ingresso invece si resta letteralmente senza parole.

La hall è alta 38 metri e ha una forma ottagonale, come la struttura del palazzo, ha otto porte arabe con pannelli di marmo lavorati con motivo geometrico che danno accesso alla parte centrale dove ci sono dei salotti con mobili in stile arabo; c’è oro ovunque, segno dell’opulenza del palazzo.

Alzando lo sguardo vediamo il lampadario, è largo 16 metri e scende come una cascata di luce sfavillante per 18 metri, ci sono alcuni pezzi singoli di cristallo lunghi 8 metri, impossibile non notarlo e difficile distogliere lo sguardo.

Nella galleria laterale c’è la reception e l’accesso ad alcuni ristoranti e bar: Al Maryan il bistro francese; China mood il ristorante cinese, Al Maha il piano e cocktail bar e Atrium Lounge per un tè pomeridiano; in un angolo, quasi nascosti alla vista, ci sono gli ascensori che portano alle altre parti dell’hotel.

Come prima cosa andiamo a fare un giro per l’hotel e scendiamo al piano terra (la hall in realtà è al quarto piano) per andare in spiaggia, qui troviamo una galleria commerciale e un altro ristorante: Al Khiran Terrace dove faremo colazione, con il buffet più ricco che abbiamo mai visto, e dove abbiamo cenato quasi tutte le sere, ogni sera c’è un buffet a tema, la prima sera c’era la serata omanita, siamo contenti perchè la cucina omanita ci piace molto (scopri qui la cucina omanita)

Usciamo da una porta a vetri e ci troviamo in un giardino all’inglese di 200 ettari con palme che arriva fino alla spiaggia; qui, molto distanti gli uni dagli altri, ci sono lettini per gli ospiti e un chiringuito che serve snack e pranzi veloci

Gli assistenti in spiaggia sono al servizio degli ospiti, non solo per quanto riguarda ordinazioni del bar ma anche per quanto riguarda l’allestimento dello spazio con lettini, teli mare ecc, portano agli ospiti persino una piccola borsa ghiaccio con l’acqua, le bibite e lo spruzzino con l’acqua fresca per il corpo; infine spesso servono frutta e mini frullati gelati a chi sta prendendo il sole.

Nel parco ci sono anche cinque piscine, di cui quattro sembrano lagune, le camere a questo piano hanno accesso diretto a una di esse e poi c’è l’infinity pool: è immensa, è lunga 50 metri, protesa verso il mare, ai lati ha due file di palme; è posizionata proprio davanti al palazzo, molto scenografica.

Tutta l’area dell’hotel, del giardino e delle piscine è coperta dal wifi gratuito per gli ospiti, è comodo cosi possiamo navigare e leggere una rivista con i nostri tablet.

La spiaggia privata è profonda 50 metri e lunga un km, è deserta perché è ad uso esclusivo del hotel ed è chiusa da due promontori di roccia giallo ocra e il mare blu intenso, un paradiso.

In un angolo c’è l’ultimo ristorante il Pavillon, ristorante di pesce a pranzo e cena costruito direttamente sulla spiaggia; una sera abbiamo cenato qui, un’atmosfera romantica ed accogliente.

Poco distante c’è un centro attrezzato per gli sport acquatici, hanno veramente di tutto: windsurf, bodysurf, maschere, pinne, canoe e, per chi ha pratica, anche delle piccole barche a vela; ma la nostra intenzione per questi cinque giorni è di non fare nulla, solo relax.

Facciamo un giro in spiaggia, siamo da soli, dove sono arrivate le onde con l’alta marea ci sono moltissime conchiglie, alcune delle quali veramente belle, ci perdiamo a guardarle e a raccoglierle poi torniamo e ci rilassiamo al sole.

Trascorriamo così cinque giorni indimenticabili con un servizio impeccabile e una cosa che ci ha veramente stupito è che, nonostante l’hotel abbia più di 200 camere e che fosse full booked, il personale si ricorda il nome di tutti gli ospiti; questo da una sensazione di calore e di ospitalità che solitamente non ci si aspetta da un grande albergo, inoltre la qualità e la varietà del cibo ci ha fatto dimenticare per un momento dove fossimo, anche se era sempre disponibile la cucina locale.

Da qui è semplice anche andare a Muscat, noi l’avevamo già visitata quando siamo arrivati in Oman, ma volendo l’hotel mette a disposizione una navetta gratuita che fa diverse fermate in città; in alternativa i taxi impiegano 10 minuti per arrivare al Suq di Mutrah per fare shopping (scopri qui cosa comprare in Oman) e 30 minuti per arrivare alla Grand Mosque che si trova dalla parte opposta della città.

Abbiamo passato giornate meravigliose qui al Al Bustan Palace e ci siamo ripromessi di tornarci prima o poi, partiamo un po’ a malincuore perché siamo stati proprio bene in Oman, un paese affascinante e tradizionale con una popolazione accogliente e ospitale; sicuramente ritorneremo.

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